LA LEGGIBILITA' DI UN CURRICULUM

LA PERCEZIONE DEI CONTENUTI

Sono 2 gli aspetti da tenere in considerazione quando si lavora sul proprio cv:
- il contenuto;
- e la sua leggibilità.

Contrariamente a quanto si pensa, ciò che conta di più in un cv è la sua “leggibilità” prima del suo contenuto.

In effetti la lettura in genere si fonda su due elementi importanti:
1. riconoscimento visivo;
2. estrazione del significato.

L'estrazione del significato è spesso ostacolato da una cattiva percezione visiva.

Quindi, per rendere “leggibile” un cv è importante che questo abbia un impatto visivo piacevole e che inviti alla lettura.

GLI ASPETTI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE

Bisogna considerare questi aspetti:
1. Le informazioni salienti devono essere facilmente individuabili (ossia, trovate velocemente!);
2. il “carattere grafico” deve essere visibile, sia che venga letto a video sia in cartaceo;
3. è necessario inserire elementi grafici, che consentono di dividere e/o catturare l’attenzione;
4. bisogna mettere in evidenza i contenuti significativi attraverso il (giusto) colore, o la grandezza del testo o la formattazione

Ciò significa che:
- per trovare velocemente le informazioni è consigliato suddividere il cv in paragrafi;
- tra le varie informazioni è importate rispettare degli spazi e dei margini in modo da mantenere un equilibrio tra sfondo bianco e scrittura;
- per lo sfondo si può optare anche per un altro colore, ma è importante che favorisca la visibilità del carattere e che il tutto non affatichi l’occhio;
- i titoli dei paragrafi devono distinguersi dal resto del testo e devono ricondurre ad argomenti di interesse: ad esempio, “Obiettivi Raggiunti”.

IL COLORE E IL CARATTERE

Il colore del carattere aiuta, ma l’importate è che sia rilassante e visibile.

Nella cromoterapia, ad esempio, l’azzurro e il blu sono associati all’infinito, alla calma, all’armonia, alla serenità emotiva ed hanno un effetto rilassante sul sistema nervoso.
Il rosso cattura subito l’attenzione ma, oltre che ricordare la correzione di errori, se abusato affatica la vista ed oltretutto, come il verde, può non essere notato da chi ha disturbi daltonici.
Tutto sommato il nero sul bianco è il sistema più usato e che può darci più sicurezza di non sbagliare.

Anche la scelta del tipo di carattere da utilizzare è importante.
Ci sono dei caratteri che sono più leggibili di altri, come ad esempio l’Arial , il Garamond, il Times New Roman, il Cambria o il Verdana, grazie alle loro caratteristiche di linearità, eleganza e di spazi tra una lettera e l’altra; certamente un cv scritto tutto in blade runner Movie potrebbe risultare un po’ pesante…

Anche se sembra superfluo dirlo, i numeri sono più visibili se scritti in cifre piuttosto che in lettere: quindi è meglio scrivere 250 piuttosto che duecentocinquanta o 25 piuttosto che venticinque ...

Altro aspetto da analizzare è lo stile del carattere: ad esempio, per individuare informazioni importanti, può essere usato il Grassetto.

Il grassetto, il sottolineato e il corsivo possono essere utilizzati cercando di mantenere sempre un certo equilibrio tra il numero di parole usate e l'ampiezza del testo; altrimenti, si rischia di rendere il proprio curriculum un “campo di battaglia” o un “tema pieno di correzioni”.
Tra i tre, comunque, il grassetto rimane il migliore per evidenziare parole importanti.

Parlando di carattere non bisogna trascurare anche la sua dimensione.

In effetti la dimensione del carattere dovrebbe andare tra il 10 e il 14, anche in base al tipo di carattere (font) utilizzato. Nello stesso cv si possono utilizzare anche caratteri con 2 dimensioni diverse, ad esempio una per il titolo del paragrafo ed un’altra per il suo contenuto.

Anche la ripartizione del testo nelle pagine vuole la sua attenzione: se nella prima stesura del cv notiamo che l’ultima pagina è compilata con solo 2 o 3 righe di testo, è bene ricondurre il tutto nelle pagine precedenti, magari sintetizzando ulteriormente alcune informazioni piuttosto che ridurre il carattere; se, invece, l’ultima pagina non è completa e rimane un ampio spazio bianco sul fondo, è consigliabile ripartire le informazioni in modo da uniformare visivamente il contenuto in tutte le pagine.

GLI EFFETTI GRAFICI E LA LUNGHEZZA

Si possono utilizzare anche “effetti grafici” ma è importante assicurarsi di poter presentare un cv il più professionale possibile, dandogli un’immagine di un “documento ufficiale”.

Quindi, in alcuni casi, è possibile sbizzarrirsi con “stravaganze” e originalità, ma è importante considerare sempre il ruolo per il quale ci si sta candidando: una cosa è candidarsi per grafico pubblicitario ed un’altra è candidarsi come impiegato di banca.

Anche la fotografia fa parte degli “effetti grafici” e la sua scelta va fatta in modo accurato, preferendo un formato tessera piuttosto che, come spesso accade, il ritaglio di una foto durante una festa…

Comunque sia, è importante che i lineamenti del viso siano ben visibili e questo è possibile se lo sfondo è di un colore chiaro.

Completata la stesura del cv, è importante fare la prova della stampa o una fotocopia in bianco e nero per avere la certezza che gli effetti grafici utilizzati siano comunque visibili e non diano fastidio anche in questa ipotesi di visualizzazione; per la foto, in modo particolare, che non risulti come una macchia nera.

Per concludere le informazioni sulla “leggibilità”, un curriculum dovrebbe avere una lunghezza massima di 2/3 pagine: provate ad immaginare lo stato d’animo del selezionatore che, nel dover individuare in poco tempo il candidato ideale tra centinaia di cv, si trova di fronte ad un “tomo” di 10 pagine!